Cenerentola

Il quattro maggio prendo un treno al mattino da Venezia verso Milano e mentre stiamo per arrivare in stazione, passa il curioso annuncio:

Nella carrozza numero 5 è stata ritrovata una scarpa da donna. La proprietaria è pregata di recarsi dal capotreno nella vettura 3.”

Com’è possibile non accorgersi di aver perso una scarpa? Non è che ti sei persa le mollette che hai in testa o il maglione annodato in vita!! Quelle son cose che usi per camminare. Avrai notato la differenza!! Secondo me, è stato un tentativo estremo di trovare il Principe Azzurro. Guarda, tesoro, il massimo che tu possa trovare in questo modo sono, nell’ordine:

  1. un capotreno che ti perc*la;
  2. un feticista che si è precipitato dalla carozza 11, ma per vedere la scarpa, non te.
  3. una bella micosi.

Capisco comunque che tu ti sia fatta ingannare dal nome “carrozza” e abbia scambiato il treno per una zucca. Anzi, Trenitalia è avanti perchè a un certo punto del viaggio, il treno si trasforma e diventa una lumaca. D’altra parte, se fossimo stati tutti invitati ad un ballo, saremmo arrivati ben oltre la mezzanotte. Insomma, io, fossi in te, punterei sugli stagni e sui ranocchi. Non è igienico baciare i rospi? Tesoro, hai camminato SCALZA per una carrozza, vedi tu… Momento. Adesso che ci penso: ma con chi sto parlando? Quella è morta di sicuro.

Auguri, Fattore M!

Oggi è la festa della mamma. Oggi, rassegnatevi, leggerete milioni di post, vedrete servizi in TV e gente per strada che fa gli auguri. Non ci sarà modo di evitarlo. Ci sono più o meno tre possibilità:

  • ve lo ricordate. La migliore possibilità, che vi permette di non essere diseredati a favore di un branco di gatti del giadino pubblico “perchè loro almeno mi dimostrano affetto!”. Potete star tranquilli fino al suo compleanno.
  • ve lo ricordano. A una certa ora vi chiamerà vostra madre, scocciata perchè non le avete fatto gli auguri oppure riceverete la chiamata di vostro fratello / vostra sorella / vostro padre, che vi IMPLORANO di far ‘sta cavolo di telefonata che non ne possono più, ché son due ore che si lamenta. Questo vi salva la vita.
  • Ve lo dimenticate. Il fatto di non telefonare / andare a trovarla / spedirle dei fiori, implicherà (alcuni di voi ne hanno già fatto l’amara esperienza che non augurebbero neppure al loro capo) che non vi parlerà per mesi. Potrete dirle cose tipo: “Mamma, scusa, ieri mi son dimenticato, ma abito in Inghilterra e non festeggiano lo stesso giorno!” oppure “Mamma, scusa, ieri ho avuto un incidente ed ero in coma.” oppure “Mamma, scusa, c’è stato un terremoto seguito da uno tsunami, son riuscito a rubare un telefono satellitare a uno della Croce Rossa solo oggi. Come? Certo che l’ho ucciso. Era questione di vita o di morte, ti pare?” oppure “Mamma, scusa, mi avevan sequestrato, ma mi son liberato perchè sapevo quanto ci tenessi. Ti ho preso un kalashnikov. Qua era tutto chiuso.” oppure “Scusa, mamma, sono in carcere e mi han permesso di fare una telefonata solo oggi. Tra te e il mio avvocato, ho scelto te.“. Potrete dire queste cose, certo, ma tanto non vi perdonerà.

Buona festa a tutte le mamme!

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