Privazione del sonno

Anno V, giorno 2027, era Teniotto.

Da anni gira questa frase / citazione: “Con i figli l’amore si moltiplica”.* Il che sostanzialmente significa che avendo due bambini non è che uno lo cresci come Oliver Twist e l’altro come un principe ereditario, ma che amerai entrambi allo stesso modo e quindi l’amore raddoppierà. Bello, in teoria. In realtà, tu, genitore, avrai sempre un preferito. Oh, è umano. Di solito è quello che ha il carattere più simile al tuo oppure quello che non ti distrugge la macchina o che non ti crea in giardino una colonia di gatti visto che sei allergico. Ma non è una regola, certo. Tuttavia, se non siete figli unici, questa cosa vi sarà già saltata all’occhio. Comunque, il corollario che spesso viene dimenticato è il seguente: “Con i figli l’amore si moltiplica, il sonno si dimezza.”. Di esempi ne avrei molti, ma ne cito uno, a titolo esemplare. Ieri sera ho messo il pigiama, mi sono lavata i denti e ho tolto le lenti a contatto. Mi sono seduta sul water per fare pipì. Avevo ancora le mutande. Uno dirà: ma perchè raccontare questa cosa così imbarazzante? Primo: il concetto di imbarazzante, dopo due figli, diventa MOLTO relativo. Lo scorso inverno sono uscita con i becchi cicogna in testa, che spuntavano dal berretto, tipo Pinhead dei cenobiti di Hellraiser, ma meno elegante. Un due mesi fa stavo perdendo per strada una calza autoreggente. Qualche giorno fa giravo con la maglia al contrario e ieri mattina sono uscita senza reggiseno. Per moda? No, no, mi son proprio dimenticata di metterlo. Quindi: imbarazzo? Ormai… Secondo: cerco di aiutare i neogenitori. Vedo troppa pressione, troppa gente che sembra uscita dalla Marvel, troppi testi/consigli da seguire, troppi gruppi di invasati che non sbagliano nulla (seeee, vabbé), ecc. Ecco, da che Mondo è Mondo, i genitori sbagliano. Facciamocene una ragione. Abramo, ad esempio, era un uomo bravo, onesto e timorato di Dio, giusto? Stava per sgozzare il figlio come un capretto. Così, perchè glielo aveva detto una voce. La madre dei Gracchi, quella dei “miei gioielli”? Vantati, vantati! Tutti e due te li han fatti secchi. Magari a vantarsi di meno, almeno uno restava vivo, no? Ecco. E non ho scomodato il Conte Ugolino che con i figli ci faceva gli intingoli o Nerone che era così legato alla madre che tentò di ucciderla, fingengo fossero incidenti, tre volte. Alla quarta mandò i sicari. Oh, quando ce vo’, ce vo’! E ci sarebbe anche il discorso di Ifigenia, Elettra, Epido, ecc. In totale: per quanto pensiate di aver sbagliato, non avrete mai sbagliato quanto questi qua. Un giorno vi racconterò di come, per errore, ho dato un biberon corretto con l’aceto a Teniotto. Aspetto cada in prescrizione.

* C’è anche il libro dei Pozzolis, che consiglio. Senza fini di lucro, ché manco li conosco e con i quattro gatti di followers che ho – senza offesa, vi lovvo tutti e 1302 – non mi proporrebbero manco di far pubblicità al pizzicagnolo sotto casa, il quale, per inciso, ha più followers di me.

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