Solo mia!

Miciozilla, per irritare il fratello: “La mamma è solo mia!”

Io: “No, la mamma è tua e di Teniotto”.

Miciozilla, insistente: “La nonna è solo mia!!”

Io: “Ma no! La nonna è tua e di Teniotto”.

Miciozilla, quasi urlando: “Il papà è solo MIIIIIOOOOO!!!”

Io, alzando gli occhi al cielo: “No, anche il papà è tuo e di Teniotto.”

Miciozilla, a sorpresa: “Quale papà?”

Io, allibita: “Eh, uno ne hai!”

Miciozilla: “No! Io ne ho due!” al mio sguardo perlesso continua “Io ho il papà e anche XXX [nome della Costante I]!”

Ah, vedi? La Costante I è doppia. Ha tipo un fratello gemello, un alter ego, un Mister Hyde nascosto, un lato oscuro… Certo avrei voluto saperlo prima, ma vabbè.

Poco tempo dopo, Miciozilla ripete questa scenetta mentre sono al telefono con la Variabile Sigma. Avevo l’auricolare e lui non sentiva la zia.

Variabile Sigma: “E la zia?”

Io, ripetendo la domanda: “E la zia?”

Miciozilla: ” La zia è di Teniotto!”

[grasse risate]

Variabile Sigma: ” Oh, f****ing s**t! Questa è tutta colpa TUA perchè gli dici sempre che gli mangio i gelati!!”

Io: “Ma figurati!” poi mi giro verso Miciozilla “Perchè non vuoi la zia?”

Miciozilla: ” Perchè la zia è brutta! Mangia tutti i gelatini! I gelatini sono miei!”

Variabile Sigma: “Visto? Eh? HAI VISTO??? Hai rovinato il nostro rapporto zia-nipote per sempre! [Eeeeeh! Che esagerazione!] No, io cosa dovrei fare adesso???”

Mah, smettere di mangiargli i gelatini?

Scherzi a parte, ammetto che forse potrei aver esagerato nel dirgli che se non si comporta bene, la zia gli mangia tutti i gelati. D’altra parte è l’unica cosa che lo spaventa.

Puzza di bruciato

Sono in macchina con Miciozilla e Teniotto (in ordine di rumorosità) e sto parlando con la Variabile Sigma.

Variabile Sigma: “Mmmmhmmm, qua la cosa puzza [situazione personale, irrilevante ai fini del racconto.]!” silenzio e poi, senza apparente motivo, continua: “E non fate le puzzette, bambini, mi raccomando!”

Io: “Ma perchè li ISTIGHI?? Fai come me: lasciali stare, non dargli idee, fingi di non vederli, ignorali!”

Teniotto, saggio: “No, zia!”

Io e mia sorella ridiamo.

Miciozilla: “È stato Teniotto. Ha fatto una puzzetta. Schifo, bleah!”

Segue ritorsione feroce del fratello con lancio di cappello, giacche usate come armi, urla di guerra, insulti e minacce da lottatori di wrestling, anarchia, pianti e disperazione.

Guardo con odio la Variabile Sigma.

Mi guarda e si giustifica: “Che ho fatto? Mica è colpa mia!”

CERTO.

Allora te lo spiego in altre parole: fingi di essere in montagna e LASCIA STARE la fauna!!

RdC / 60

  1. Variabile Sigma: “Oggi ti vedo meglio del solito: ti si vedono meno le rughe, le occhiaie, la pelle secca… Dev’essere la penombra e la luce che ti colpisce di lato. Così ti si vede solo una parte del viso ed è meglio.”
  2. Ma la foto (del post) non potevi ritoccarla un pochino? Si vedono tutte le rughe!!
  3. Sai da pesce. Da garum. Anzi, da colatura di alici di Cetara. [Mamma ha fatto le sarde in saor, potevo dire di no?]
  4. Mamma, sei una cozza gigante! [il giorno dopo] Le cozze sono buone! La mamma è una cozza buonissima! [Ah.]
  5. Variabile Sigma: “Chi ha il c*lone più grande? Io o la mamma?”, Teniotto, sicuro: “La mamma! Poi è tutta MORBIDINA!!” Ma son domande da fare? A uno che ADORA i peluche, poi? Per lui essere morbidi è un plus, mica una cosa negativa.
  6. Mamma, tu sei più veloce di…una lumaca! [Son soddisfazioni!]
  7. La mamma è bella come una BALENA! [che di per sé non sarebbe stato un problema se non fosse che c’era il Fattore M che aveva le lacrime agli occhi.]
  8. Variabile Sigma: “Ma dove l’hai presa ‘sta maglia? Guarda che è due taglie più grande! Già non sei magra, così sembri peggio! Intendo: MOLTO peggio!!”.
  9. Teniotto: “Mamma, hai le gambe CORTE!” [Tu sì che hai occhio per i particolari.]
  10. Miciozilla: “Mamma sei ASSENTE!” [Non l’ho capita.]
  11. Variabile Sigma: “Posso stirarti i capelli? [diniego] POSSO stirarti i capelli? [secondo diniego] Senti, NON puoi uscire così. Fatti stirare i capelli, per piacere!” [Mi ha quasi rincorso con la piastra…]

12 piccoli gelati

La variabile Sigma è a casa del Fattore M. Vado là con i bambini e dopo un po’ devono fare merenda. Sapendo che pochi giorni prima c’erano dei mini gelati ricoperti (altrimenti noti come “gelati con lo stecco”) vado a cercarli nel cassetto del congelatore. Con mia grande sorpresa la confezione è stata vandalizzata [da come era messa ho sospettato un procione o un gabbiano] e restano 6 gelatini. Per fortuna uno di loro è ricoperto di cioccolato bianco, il preferito di Miciozilla. Tragedia scampata. A quel punto chiedo al Fattore M, ma non ne sa nulla. I sospetti cadono sulla Variabile Sigma, la quale tuttavia afferma di averne mangiati un generico paio. Forse intende a coppie, ma non indago oltre.

Il giorno dopo, ora della merenda, sempre da mia mamma. Apro il congelatore e i gelatini sono due invece di quattro. Tutti e due con il cioccolato fondente. Scatta la tragedia. Per arginarla trovo un cono alla panna per il piccolo; il grande, rassegnato, mangia quello che c’è. Teniotto e Miciozilla si siedono quindi sul divano a mangiare il gelato. Poco dopo scende la Variabile Sigma.

Variabile Sigma: “Ma…ma…Miciozilla! Stai mangiando il cono della zia!! Era mio, quello! Era l’ultimo!”

Miciozilla: “NO! TU hai mangiato TUTTI i gelati con lo stecco. Brutta zia! Zia è un lupo!”

[seguono diniego spudorato e incredulità della mia prole]

Alla sera stanno mangiando la minestra. Mia mamma sfoggia il tipico repertorio anni ’80.

Fattore M: “Mangia! Guarda che ci sono bambini meno fortunati di te, che non hanno niente da mangiare!”

Prima che possa dire qualcosa, passa la Variabile Sigma che intercetta la conversazione ed eclama: “Ce ne sono anche di più fortunati!”

Fattore M: “Sì, quelli che non hanno la zia che gli mangia TUTTI i gelati!!”

Game. Set. Match. / Gioco. Partita. Incontro.

L’uovo di Pasqua

Sono da mia mamma ed entro il salotto. La Variabile Sigma (mia sorella) è sul divano e sta guardando l’intervista di Mara Venier a Raul Bova.

Io: “Ma che si è messa, Mara?”

Sigma: “Taci, va’! Sembra un uovo di Pasqua!”

Annuisco.

Entra il Fattore M (mia mamma): “Oh, ma guarda [riferendosi alla conduttrice]! Sigma, ha il vestito come il tuo!”

Ecco. Questa capacità che ha il Fattore M di insultarti anche senza saperlo, con una volontà precisa o involontariamente, da vicino o da lontano, in ogni condizioni metereologica e su tutti i terreni, è un superpotere. Mia mamma è Insulting Woman o Lady Offence o Fattore M, ché tanto è più conosciuta così. L’unica cosa che non capisco è perchè non usi i suoi superpoteri contro i cattivoni. Cioè, solo con noi è uno spreco, no?