RdC Fattore M Special / 2

  1. Fattore M: “Hai condito ‘sta insalata?” io annuisco “Mi par di brucare l’erba nel prato! Fa schifo! Manca tutto!”
  2. “Mi aiuti di qua? Mi aiuti di là? Andresti tu a…” dopo aver fatto quello che mi chiede (tutta la mattina, tra l’altro) mi siedo sul divano. Mi guarda e mi dice: “Certo che sei sempre comoda, tu, eh? Sempre seduta sul divano!”.
  3. “Sei come tua sorella! Non vi si può dire niente che vi arrabbiate subito!” Già. Chissà perchè siamo così sensibili. Direi che non è una dote di famiglia.
  4. Due amiche di mia mamma vengono a trovarla in successione. Quando se ne vanno, dico a mia mamma: “Sai che X e Y mi han detto tutte e due che sono dimagrita?”, Fattore M: “Sì, vabbè, magari un po’ sì, ma hai sempre il CULONE!” OK, capacità di incoraggiare il prossimo: meno cento.
  5. Fattore M: “Hai lavato il piano cottura?” [annuisco] “Con il XXX [prodotto per ottenere un effetto brillante]?” [annuisco] “Fa schifo! Guarda: è pieno di aloni!!” Questo l’ho scritto PRIMA che me lo dicesse. Adesso scendo, le chiedo e scrivo la conversazione reale. Conversazione reale: Io: “Andava bene come ho sistemato la cucina?” e il Fattore M: “Avevo già fatto tutto io! Che dovevi fare?”. Ah. La realtà supera la fantasia.
  6. Io, tornando dal lavoro: “Miciozilla dorme?”, Fattore M: “Sì, si addormenta subito se non c’è quella ROMPIBALLE di sua madre!”. OK, vedo che sei allegra e felice anche oggi.
  7. Si è fatta male a un tallone. Le faccio una fasciatura. Io: “Come te la senti?”, mugugna. OK. Il giorno dopo arrivo da lei e mi accoglie con: “Devi rifarmi la fasciatura! Guarda che schifo!” io: “Scusa, ma ti sembro un dottore? Un infermiere? Faccio anch’io quello che posso…”. Fattore M: “Eh! Lo fai MALE!!”
  8. “Non so come tu faccia a vivere a casa tua! Io non ci abiterei mai.” E CHI TE L’HA CHIESTO?!
  9. “Mamma, posso chiederti una cortesia?” Lei, ironica: “Mi chiedi sempre di fare questo e quello! Sempre a disposizione, eh?!” La guardo. Mi parte l’embolo: “Scusi, principessa, chi è che ha chiamato XXX, perchè non andava X e YYY perchè non andava Y e che ti ha fatto questo e quello e quell’altro oggi?” Lei, serafica: “Beh, quello è DOVERE!”. Signor, tegneme!
  10. “Mamma, scusa, ma non puoi chiamare tu qualcuno? Perchè devo chiamare sempre io? Hai paura?” Lei: “No. Tu sei più brava.” MOMENTO: ha detto che IO son più brava di lei a far qualcosa? Devo aver capito male. Chiedo chiarimenti e continua: “No, sono OVVIAMENTE capace di farlo da sola, ma altrimenti perchè ti ho mandato a scuola?”. Ah, ecco, mi pareva.

RdC Fattore M Special

Di seguito la Rubrica del Complimento Speciale Fattore M, ossia i complimenti che mi ha fatto mia madre nei circa 20 giorni in cui sono stata da lei con i bambini. Ci sarà una seconda puntata con il resto. Credo che questo non stupisca nessuno.

Prima di iniziare, una precisazione: dei bambini mi occupavo io (tranne un paio di ore se dovevo uscire/vestirmi/lavarmi) e aiutavo anche mia mamma, andavo a fare la spesa, commissioni varie, ecc. Inoltre, metti che non si evinca dalle conversazioni, io LOVVO mia mamma, il problema è che non so quanto mi lovvi lei.

  1. Fattore M, parlando con mio zio, che si lamenta che nessuno lo aiuta: “Eh, guarda, anch’io, qua, son da sola! Mi tocca fare tutto!” [Ehm, sono qui di fianco, eh? TI SENTO]
  2. Io: “Mamma, mi aiuti a…” Fattore M: “Devo fare la passata (di pomodoro).” Io: “Ok.” Il giorno dopo e quello successivo e quello seguente, le risposte diventano più fantasiose: “Devo andare a bagnare l’orto/i fiori”, “No, non posso, devo grigliare le melanzane/zucchine/barbabietole/pesche/pungitopo/bacche di goji, ecc.”, “No, adesso vado a stirare.”, “No, guarda, scusa, ma devo fare due telefonate (scompare per due ore instaurando un tavolo di trattative di pace per il Medio Oriente oppure stava scambiando ricette, non so)”. All’ennesima risposta: “Eh, no, devo andare a messa!”, sbotto: “Scusa, mamma, ma questa è la QUARTA messa della settimana! Manco il Papa ne segue così tante, dai!. Segue elenco di motivi per cui queste messe son tutte diverse, con significati diversi, ecc. Peggio la spiegazione del resto.
  3. Fattore M, verso Teniotto: “Certo che tua mamma non ha proprio voglia di fare niente!”, proteste di Teniotto, mentre io giro gli occhi al cielo così tanto che adesso mi vedo la nuca. Parla male di ME, a MIO figlio, con ME presente. Questo è professionismo!
  4. Fattore M, mentre insegno a Teniotto ad asciugare le posate e a riporle nel cassetto, commenta: “Ah, beh, a posto siamo!”, io: “Perchè?”, lei: “Eh, così hai trovato il modo di fare ancora meno di quello che fai!” Signor, ciome! [intraducibile]
  5. Io: “Mamma, hai un paio di pantaloni da prestarmi?” [per andare ad aiutarla nell’orto], lei: “No. Non ci stai dentro.”. Ah, OK.
  6. Mi sporco e prendo dalla sua pila di pantaloni scrausi un paio a caso. Li metto perchè non ho altro, preparandomi a non respirare, visto che io sono una balena e mia madre un’acciuga. Invece, con mio grande stupore, mi stanno un po’ stretti, ma portabili. [poco dopo] Fattore M: “Ma quelli sono MIEI??”, io: “Sì, scusa, ho dovuto cambiarmi e ne ho preso un paio a caso.”, lei mi guarda, mi gira, mi riguarda e infine esclama: “MA IO HO UN CULO COSI’ GRANDE??”. Parrebbe.
  7. Ma quanto caffè bevi? Io un pacchetto lo finisco in un mese! [anche il caffè mi conta. OTTIMO!]
  8. Io, uscendo dalla doccia: “Oh, mi son pesata, ho perso 1kg. [il che, con le porzioni che fa mia mamma, è un MIRACOLO] Pensa cosa fa lo stress!” lei: “Ma che stress vuoi avere tu??” OK.
  9. Io, la settimana dopo, forse sperando in una risposta diversa: “Oh, comunque ho perso 2kg. Sarà lo stress!”, lei: “Cosa vuoi che siano due kg? Io alla tue età pesavo 45kg e una settimana prima di partorirti pesavo 50Kg! Ne hai là da perdere! Cosa vuoi che siano 2kg??” Non so di preciso, ma grammo più grammo meno credo che sia il peso di un cuore di pietra. Il tuo.

L’ospite Sgradito

Eccoci qua a spiegare cos’è accaduto qualche giorno fa.

Intanto ringrazio quelli che mi hanno scritto, che si sono divisi nelle seguenti categorie:

  • allora, siccome ti conosco e sei una ca**ara, LO SO che quella che hai scritto è una pu**anata delle tue, quindi fammi lo spoiler che non ho capito di che piffero parli (aspirapolvere, cane, parente non gradito, suocera, ecc.).
  • quelli che hanno capito.
  • quelli che mi han consigliato un avvocato divorzista e/o uno che mena e non fa domande. [Grazie, lo tengo da parte, ché magari torna utile].
  • quelli che hanno aspettato pazientemente.

Beh, a tutti voi, volevo dire grazie perchè mi lovvate. D’altra parte, senza indugio e prima che mi ritrovi la Costante I gambizzata (più che altro perchè poi me lo ritroverei sul groppone), vi racconto qual era il vero problema.

La Costante I si è preso il COVID (siamo sempre gli ultimi a provare le nuove tendenze, che vi devo dire?). Una mattina non stava bene, ha fatto il test, è risultato positivo e si è mascherato. Ci siamo testati anche noi, risultando tutti negativi, e quindi siamo migrati da mia madre. Lui è rimasto a casa agonizzante. Sono una persona cattiva? L’ho abbandonato? No, no, no! Lui si è fatto 18 giorni con il COVID (non respirava, dolori ovunque, giramenti di testa, ecc.), io 18 giorni con il Fattore M, Teniotto e Miciozilla. Direi che me la passavo peggio io. No, vabbé, si scherza. Lui aveva anche la vicina che ascolta musica pop anni ’80 e la figlia che risponde a colpi di trap, il potatore compulsivo di siepi e quella che racconta la sua vita al telefono due strade più in là. Per stavolta siamo pari.

Consiglio di rileggere L’ospite, alla luce della rivelazione.

L’ospite

[NB: ATTENZIONE!! Leggere fino alla fine e poi rileggere.]

Mi sono separata dalla Costante I.

Lo so, è brutto scoprirlo così. Mi dispiace. Non c’era altra scelta. So che sembrano frasi di circostanza, ma non ho potuto fare altrimenti. Ci sono cose su cui non si può passare sopra e questa è stata una di quelle. No, non è stato, come penseranno in molti per il fatto che sia un filino pessimista (molti ricorderanno la sua proposta di convivenza / matrimonio, motivata dalla frase simbolo: “Metti che mi mandino per lavoro in Cina. Chi viene a recuperare la mia salma?”. Il romanticismo con la M maiuscola, dove M sta per Morte del romanticismo.). A stare con lo zoppo (io) è migliorato, fino a diventare divertente, autoironico e positivo. Ecco, probabilmente il problema è stato proprio quello: era diventato troppo attraente ed era inevitabile che prima o poi qualcuno ci avrebbe messo le zampe sopra. Cosa che è appunto successa.

Il problema è infatti – come si sarà capito – che qualcun altro si è messo in mezzo. Qualcuno che, come tutte le prime donne, ha tenuto a farmelo sapere subito. Grazie. Magari avrebbe potuto mandare un bigliettino e non presentarsi a casa senza invito, ma ci son fenomeni che devono per forza fare l’entrata trionfale e lasciare tutti senza fiato.

Eh – direte voi – ma almeno così l’hai saputo. Sì, ok, meglio prima che dopo perchè avrei sofferto di più, sarei stata male, avrei voluto morire, ecc. Tuttavia devo dire che se non me l’avesse portata a casa, questa mer*a (scusate il francesismo), avrei preferito. Eh, ma è capitato quasi a tutti! Ok, quindi sono anche banale. Ottimo. Non sai che son cose inevitabili? Sì, ma potevo esser fortunata per una volta? Così, per fare un’esperienza nuova. Credevi di essere immune? No, beh, ci mancherebbe e anzi, da alcune avvisaglie me ne sarei anche dovuta accorgere, ma son tutti bravi a posteriori. E poi devo ammettere che negavo l’evidenza e non volevo ammettere che fosse davvero capitato a me, a noi, alla nostra famiglia. Comunque, ormai quello che è fatto è fatto e di sicuro non ritorno sui miei passi.

Riassumendo l’ospite [sì, proprio la mer*a] adesso è a casa MIA con la Costante I, che si comporta come se fosse la padrona di tutto e che prende possesso delle MIE cose. Cose che rivoglio di sicuro e che non lascio nelle sue grinfie, ma che dovrò disinfettare o benedire con il fuoco risolvendo il problema alla radice. Io invece sono tornata da mia madre, con Teniotto e Miciozilla. Peggio dell’Inferno, ma meglio di una festina per bambini con le pistole e i gavettoni.

Perchè ve lo dico? Non per farvi pena, ma perché a breve ci sarà una RdC Fattore M Special. Perchè, sia chiaro, tutto questo è colpa mia. Non si sa come né perchè, ma ho la mia fetta di responsabilità. Avete presente quelle frasi tipo: “Eh, ma evidentemente ha cercato fuori quello che non trovava in casa.” oppure “Sì, ma dovevi prenderti cura di lui. Gli uomini hanno bisogno di attenzioni!”? Ecco, uscirà con una roba così ma in versione Fattore M.

Quindi i tempi sono molto duri per me, ma saranno esilaranti per voi.

Continua qui: L’ospite sgradito.

Solo mia!

Miciozilla, per irritare il fratello: “La mamma è solo mia!”

Io: “No, la mamma è tua e di Teniotto”.

Miciozilla, insistente: “La nonna è solo mia!!”

Io: “Ma no! La nonna è tua e di Teniotto”.

Miciozilla, quasi urlando: “Il papà è solo MIIIIIOOOOO!!!”

Io, alzando gli occhi al cielo: “No, anche il papà è tuo e di Teniotto.”

Miciozilla, a sorpresa: “Quale papà?”

Io, allibita: “Eh, uno ne hai!”

Miciozilla: “No! Io ne ho due!” al mio sguardo perlesso continua “Io ho il papà e anche XXX [nome della Costante I]!”

Ah, vedi? La Costante I è doppia. Ha tipo un fratello gemello, un alter ego, un Mister Hyde nascosto, un lato oscuro… Certo avrei voluto saperlo prima, ma vabbè.

Poco tempo dopo, Miciozilla ripete questa scenetta mentre sono al telefono con la Variabile Sigma. Avevo l’auricolare e lui non sentiva la zia.

Variabile Sigma: “E la zia?”

Io, ripetendo la domanda: “E la zia?”

Miciozilla: ” La zia è di Teniotto!”

[grasse risate]

Variabile Sigma: ” Oh, f****ing s**t! Questa è tutta colpa TUA perchè gli dici sempre che gli mangio i gelati!!”

Io: “Ma figurati!” poi mi giro verso Miciozilla “Perchè non vuoi la zia?”

Miciozilla: ” Perchè la zia è brutta! Mangia tutti i gelatini! I gelatini sono miei!”

Variabile Sigma: “Visto? Eh? HAI VISTO??? Hai rovinato il nostro rapporto zia-nipote per sempre! [Eeeeeh! Che esagerazione!] No, io cosa dovrei fare adesso???”

Mah, smettere di mangiargli i gelatini?

Scherzi a parte, ammetto che forse potrei aver esagerato nel dirgli che se non si comporta bene, la zia gli mangia tutti i gelati. D’altra parte è l’unica cosa che lo spaventa.