Tu sei bella tranquilla che ti stai facendo i fatti tuoi, con l’occhio sempre più chiuso e la mano che stringe il plaid (il migliore amico dell’uomo, dopo il cuscino e la boule dell’acqua calda. La mia si chiama Hugme. Piena di complessi, poraccia. Un po’ needy, a dirla tutta…) e senti delle urla provenire da fuori. E pensi alle varie possibilità in ordine di verosimiglianza:
- un ladro sta tentando di derubare la baba dello stabile. Deve averla presa alle spalle e di sopresa. Poi lei si è girata e ha cominciato ad attaccargli bottone. E qui lui ha urlato. Sulle prime fa quell’effetto là. Poi ci si abitua. Poi.
- a quello che trapana un giorno si’ e un giorno anche han tirato un martello sul piede. Era ora!
- stanno scuoiando uno. Ma stordiscilo prima, dico io! Dexter non ti insegnato nulla?
- è arrivato un pacco da Zalando.
- mi è venuto ad abitare di fianco Dylan Dog. Non vedo il maggiolino. Lo escludo subito.
- qualcuno ha aperto QUELLA porta. Non dico che tu, nel film, senta noi sul divano che urliamo di non aprirla o la musica incalzante e crescente foriera di sventura, ma tua madre non ti ha insegnato almeno a bussare? Se risponde uno con la voce roca da demone o impastata come se avesse una maschera o senti il mugolio di qualcuno che sembra imbavagliato o il rumore di una motosega, un dubbio ti verrà, no? L’educazione puo’ salvarti la vita. Pensaci.
- è finita la Nutella.
- quella che ha finito la Nutella si è pesata.
- la signora ha messo la cera sulle scale. Eh, una si annoia, le serve un diversivo. Come biasimarla? Quando la metterà anche al ghiaino, preoccupiamoci tutti. In coro.
- la vicina ha scoperto il bucato rovinato da un calzino infingardo, nascostosi in una tasca dei pantaloni, che ha convertito tutto al rosa pallido, squallido e inguardabile.
- è arrivata l’IMU-TASI con l’importo. No perchè in certi comuni te la devi pure calcolare da solo. Con modello F24 (ma l’han chiamata come un cacciabombardiere? ma è per fare i simpatici? è una battuta da burocrati?). Non capisco. Io quando vado dal meccanico o dal fruttivendolo mi dice quando devo pagare, mica me lo devo calcolare io. Mi immagino la scena: “Quanto le devo?” e lui o lei: “Allora guardi: là c’è la calcolatrice, una penna e un pezzo di carta. Quando ha finito lo controlliamo, se ha sbagliato le faccio pagare una penale.” e tu: “Ma…ma…cioè…come lo calcolo il totale?” e lui o lei: “Guardi, è semplice: mi fa la derivata in base logaritmica del passante di Mestre, poi me lo moltiplica per la costante Mose, aggiunge A27 fino a Calalzo , poi esce, gira a destra (non la prima, non la terza, la seconda) e chiede della Susy, quella della Settimana Enigmistica. Quella che non puo’ parlare come una persona normale perchè la mancanza di cibo e il freddo (o quello o si è rifatta. Alla sua età – perchè ne ha almeno 50 – va contro ogni legge fisica, dai!) le hanno deteriorato il cervello. A lei e a quel pirla del suo amico Gianni. Ti farà un indovinello. Se risponderai correttamente sposerai tua madre, ucciderai tuo padre e diventerai il signore di Tebe. No, aspetta, questa era per Edipo. Dicevo: se risponderai correttamente ti dirà il prezzo dei cavoli e dei finocchi. Per quello delle carote invece devi aspettare il plenilunio perchè è scritto qui, ma è in alfabeto runico. Era per la semplificazione.“
Comunque tanto spavento per nulla. Era solo la vicina che litigava con uno. Incurante del fatto che la sentissero fino a Venezia, isole comprese. Per mezz’ora. Penso a come farla smettere e poi non la sento più. Mi preoccupo. Che le sia venuto un infarto da forzo? Ah, no, è salita in macchina ed è andata al lavoro. Un po’ di pace! No, è arrivato quello che trapana. Secondo me, quei due fanno i turni.