Il ban

Lo sapete già, ma vi fornisco ulteriori dettagli.

Cosa ha scatenato l’ira funesta del nostro social media? Mi capita di seguire una pagina: Non è successo niente. Ci scrive un blogger che fa davvero ridere e quindi lo spio per sapere come fa. Una volta ha parlato di capre sgozzate e una mezza idea di come faccia ce l’avrei. Comunque, vado al sodo. Sotto questo: post incriminato, decido di commentare.

[Attenzione: SPOILER!]

Riassumo: l’autore finge di chiamare l’assistenza clienti dell’Università (che poi manderà un tecnico), perchè la sua laurea non funziona.

Il mio commento (inutile) [scritto a nome dell’RdC]: “Io pensavo di usare la mia pergamena per riscaldare i miei cari nei momenti bui. Un po’ come Pablo Escobar, ma restando umile. Purtroppo manco il caffé son riuscita a farmi. Una delusione.”

Un paio di like e qualche minuto dopo…boom! Bannata. Uno pensa: beh, dai, sarà per 24h o 10 giorni! Invece no, per me han tirato fuori il big game: 30 giorni. Così, de botto!

Giuro che non ho capito perchè. GIURO. Il problema è Pablito? Quello che ha una PAGINA (c’è, c’è…) a lui dedicata su Fb? Il problema è il verbo riscardare associato ai miei cari? Non vorrei sembrare spocchiosa, ma c’è un precedente illustre di un 2000 anni fa circa. La paola caffè può turbare le giovani menti? Qualcuno mi spieghi. Davvero. Ho fatto ricorso, me l’hanno confermato (cioè l’algoritmo, in un minuto, ha fatto la stessa ricerca e si è dato una pacca sulla spalla). Ho fatto nuovamente ricorso, ma pare vada a sorteggio. A SORTEGGIO. E quando mai mi han sorteggiato per qualcosa che non fosse una revisione fiscale?? [PS: Ieri ne ho avuto conferma: non ho vinto alla lotteria dei ricorsi.]

Segue fotoracconto:

Si noti l’ultima immagine, che mi è comparsa poco dopo il ban. Fb mi perc*la di brutto. Già lo sapevo, ma sta raggiungengo vette incredibii.

E quindi? Il mio profilo personale è inaccessibile, ma in compenso ho il mio blogghino e la mia pagina, che rispetta i parametri (…). Sì, ma quindi? Niente. Mi dovevo lagnare. Mentre voi, amici che mi seguite pur sapendo chi sono e dove abito, sappiate che se vi ignoro, un motivo c’è. Ci si rivede il 4 luglio. Per l’occasione ci saranno i fuochi d’artificio, ma solo negli USA perchè loro mi lovvano davvero.

Puzza di bruciato

Sono in macchina con Miciozilla e Teniotto (in ordine di rumorosità) e sto parlando con la Variabile Sigma.

Variabile Sigma: “Mmmmhmmm, qua la cosa puzza [situazione personale, irrilevante ai fini del racconto.]!” silenzio e poi, senza apparente motivo, continua: “E non fate le puzzette, bambini, mi raccomando!”

Io: “Ma perchè li ISTIGHI?? Fai come me: lasciali stare, non dargli idee, fingi di non vederli, ignorali!”

Teniotto, saggio: “No, zia!”

Io e mia sorella ridiamo.

Miciozilla: “È stato Teniotto. Ha fatto una puzzetta. Schifo, bleah!”

Segue ritorsione feroce del fratello con lancio di cappello, giacche usate come armi, urla di guerra, insulti e minacce da lottatori di wrestling, anarchia, pianti e disperazione.

Guardo con odio la Variabile Sigma.

Mi guarda e si giustifica: “Che ho fatto? Mica è colpa mia!”

CERTO.

Allora te lo spiego in altre parole: fingi di essere in montagna e LASCIA STARE la fauna!!

L’impazienza

Un po’ di tempo fa vado nella studio della mia dottoressa per ritirare delle ricette. Aspetto il mio turno in coda, davanti al bancone della segretaria. Quando la signora prima di me finisce, avanzo e mentre sto per parlare, si intrufola, tra me e il bancone, a circa trenta centimetri di distanza, una signora anziana, che era già seduta in sala d’attesa. Indietreggio.

Signora anziana, verso la segretaria: “Scusa!!”

Tento di aprire la bocca, ma la segretaria mi precede e, indicandomi, le dice: “Signora, c’è prima la ragazza.”

[Grazie per il ragazza, merito della mascherina]

La tipa mi guarda : “Ah, scusa, non volevo passarti avanti”. No, certo. Cercavi di colmare gli spazi per ridare equilibrio all’Universo, giusto? Poi dammi del Lei, chi ti conosce??

Io: “Ok, ma se si sposta…”

Mi volta le spalle e non si sposta. Vabbè. Io, rivolgendomi di nuovo alla segretaria: “Buongiorno! Dovrei ritirare…”

Signora anziana, urlando: “No, perché sa, volevo sapere se il dottore Shepherd [nome di fantasia] è arrivato.”

La segreteria mi guarda, io alzo le spalle e le faccio cenno di assecondare la stron*a maleducata.

Segretaria, con gentilezza: “Sì, signora. Il Dottor Sheperd è con un paziente. Deve aspettare il suo turno.”

SM: “Ma io avevo appuntamento alle 8.30!!”

Segretaria guarda l’orologio appeso al muro: “Signora, son le 8.36. Sono cinque minuti. Tra poco il Dottore sarà…”

SM: “Cinque minuti qua, cinque minuti là si fa un’ora, sai?? Noi (indica il marito seduto) siamo qui dalle 8, ad aspettare qua fuori perchè, oltretutto, non aprite neanche!”

Segretaria la fissa per un cinque secondi [nei quali si è immaginata di sputarle in un occhio, secondo me] e poi: ” Signora. Sono le 8.36. Apriamo alle 8.15. Per farvi un FAVORE ho aperto quando sono arrivata, ma le ho già spiegato che venire prima non serve, ché proprio NON CI SIAMO. Sempre per farvi un FAVORE ho fatto entrare anche suo marito, anche se non potrebbe, visto che non deve fare alcuna visita. Inoltre, il Dott. Shepherd di solito non riceve il giovedì mattina, bensì il pomeriggio. E anche lui vi sta facendo un FAVORE.” pausa colma di significato “Adesso, può tornare cortesemente a sedersi?”

La stron*a maleducata torna a sedersi boffonchiando qualcosa. Il marito guarda per terra contrito. La mandibola non mi è caduta per terra solo perchè avevo la mascherina. La faccia da c*lo della SM dovrebbe essere commercializzata. La agevolano in tutti i modi e ha pure il coraggio di lamentarsi? Incredibile.

E un plauso alla calma olimpica della segretaria perché io la tipa l’avrei scaraventata fuori con un’onda energetica di parolacce, rischiando anche una denuncia per lesioni.