RdC / 8

  1. Tu sei una che non si fa seghe (mentali)! [Si’, ci sono aggettivi che non si possono omettere…]
  2. Adesso trovalo tu un altro che ti fa un complimento! Più o meno arriverà con una frequenza pari a quella della cometa di Halley!!
  3. Tu tratti tutti come dei deficienti! E poi pretendi che ti leggano nel pensiero!
  4. Io, cadendo dal pero: ‘Avevamo appuntamento ieri??’, lui: ‘Vabbè dai, è l’età, ti perdono…
  5. Io, ironizzando: ‘Scusa, ti lascio, devo lavarmi i capelli…’, lui: ‘Hai dormito per 2 giorni! Chissà che scimmia!
  6. Io, ironizzando: ‘Scusa, ti lascio, devo lavarmi i capelli...’, lui: ‘Guarda che li perdi a furia di lavarli! Ma tanto non hai niente da fare e puoi lavarli anche 5 volte al giorno!’.
  7. Sei poco più di un’elfa (vedi foto). [Ok. C’è di peggio…]
  8. Se vuoi mettere le mani nelle mie tasche, sei la benvenuta !!
  9. Sei…graziosa!
  10. Mi fai paura quando ti arrabbi! Ho paura che ti attacchi come i cani al polpaccio!
  11. Guardando un film in cui due persone si incontrano grazie ai rispettivi cani (tipo carica dei 101, per capirsi): ‘Ci dobbiamo comprare anche noi un cane!’, al mio sguardo perplesso, aggiunge: ‘No, ma tutte le zittelle hanno un gatto!’.
  12. Racconto che un’amica di un’amica mi ha detto: ‘Dopo la seconda bottiglia diventi più simpatica!’. Commento: ‘Ma ti ha detto di berne una a casa e poi di andare là da lei?
  13. Parlando di abbigliamento: ‘Adesso, calma, che stiano bene…è una questione di punti di vista, e prospettive, e angolazioni. Sai, le cose viste dal basso…’.
  14. In videochat: ‘Lascia pure il nero, togli la telecamera…
  15. Certo che a te hanno dato da bere l’acido della batteria nel biberon…
  16. Parlando di S. Valentino, lui: ‘Questo giorno mi ricorda che sono solo.’, io: ‘Non sei solo! E io cosa sono? Un cactus?’, lui: ‘No, tu hai più spine!’.
  17. Lui: ‘A me questa musica manda via di testa, mi piace troppo!’, io: ‘Son gusti, per carità! A me mette ansia…’, lui: ‘No, sei tu che le metti ansia!’.
  18. Io: ‘Cosa fai ancora a casa, che ci dobbiamo vedere tra mezz’ora?’, lui: ‘E tu?’, io: ‘Io sono una donna, posso farmi attendere…’, lui: ‘Cosa sei tu??
  19. Mostro il mio costume da bagno per andare in piscina, chiedendo se possa andar bene: ‘No, dai, puo’ andare. Ho visto di peggio!’, poi, dopo che l’avevo messo: ‘No, no, è troppo! Ed io che pensavo di avere un costume piccolo! Sembri una che va in piscina per farsi abbordare!’.
  20. Lui: ‘L’unica cosa bella della giornata!’, io, modesta: ‘Io?’ Lui: ‘No, la ghironda!’. Me la sono cercata…

Apple swan / iswan

Ho seguito le indicazioni di un video e il risultato è questo:

 

Per essere una prova, direi che non è male, no? Ci ho impiegato 10 minuti, come la signora del video! La fortuna del principiante? Probabile.

RdC / 7

  1. Per un uomo la razza migliore eran le venete (???): uno che doveva far pratica o andava al casotto o con una veneta o con una bresciana.
  2. Hai freddo? Ma tu hai un cuore di ghiaccio! Non lo dovresti neanche sentire il freddo fuori!
  3. Non sei mai affettuosa, sei sempre fredda e distaccata!
  4. Io : ‘…perchè il mio ex…’, un mio conoscente: ‘Quale?’.
  5. Io: ‘Ma mi avevi detto che il taglio mi stava bene!‘, lui, impassibile: ‘No, ho detto, sviando, che ti dava un’aria più francese’.
  6. Commentando una mia vecchia foto: ‘Ma…stavi molto meglio con i capelli lunghi!’. A questo punto è una fissazione…
  7. Se metti il vestito lungo, poi ti si vedono i piedi?
  8. Spostati che sto parlando con il muro!
  9. In osteria con dei conoscenti, per ridere metto le mani in aria sopra delle frittelle calde. Commento: ‘Sembri una prostituta che si scalda le mani sui bidoni per strada!
  10. Mia mamma: ‘Non sei neanche andata dalla parrucchiera! Non vedi che sembri una ciocia [termine tecnico]? Neanche le vecchie di una volta, neanche tua nonna!’, dopo due minuti: ‘Ah, senti, mi metti i bigodini?
  11. Penso spesso a te e non sono solo pensieri erotici…’. Si, beh, grazie per aver specificato… Il che mi fa pensare ad un precedente: ‘Ma tu pensi davvero che io ti voglia vedere solo per quello? Mi piace stare con te! Mi fai ridere…’. Ah, GRAZIE!
  12. Se preferisci le monete alla poesia…ti rispetto!
  13. Parlando di me: ‘Lei non fa la acida, lei è acida!’.
  14. In videochat : ‘Ti si sente basso…ops, scusa!
  15. Hai dei gusti musicali…strani!
  16. La tua vita assomiglia a quella di Miranda di Sex and the City!’. Non è che ci guadagni molto, ma almeno è bella…
  17. Io, cercando ti tagliare corto: ‘Bon, vado a mangiare‘, lui: ‘Ma che fuso avete là? Sono le 15!“; in un’altra occasione: ‘Colazione a mezzogiorno, pranzo alle 15…guarda che lo dico a tua mamma!
  18. Commento di una mia amica: ‘Se fosse per me, adesso avesti il diritto al mattarello e qualcuno avrebbe paura!
  19. Io: ‘Ma è come se io, per fare un esempio assurdo, andassi in giro col costume da bagno, ti pare?’, lui: ‘Sai quanta gente vorrebbe sposarti?’, io, cercando visibilmente di farmi fare un complimento: ‘No, dimmi. I ciechi?’, lui, astuto: ‘Ti porto un libro sull’autostima?’, io, sorpresa: ‘A me?? Ma scherzi?’, lui : ‘Meglio di no, il libro si autodistruggerebbe!
  20. Io: ‘Sono un po’ difficile di gusti…‘, lui: ‘Già! E si che non sembrerebbe!‘.

RdC / 6 : il bidet

Un mio conoscente francese, dopo aver passato ore e ore durante una cena a disquisire sull’uso del bidet, che i Francesi trovano inutile (e l’hanno inventato loro…), di ritorno da Lisbona, mi dice, con visibile entusiasmo: ‘Ho visto il bidet ed ho pensato a te! Ho fatto anche delle foto!’ Pensavo scherzasse, almeno per le foto… Fammi capire: tu vedi un bidet e pensi a me? Ottimo. Devo rivedere un paio di cose del mio aspetto…

Paris: problemi idraulici e con gli idraulici

Antefatto.
Sono nel mio monolocale-loculo e bussano alla porta. È uno dei guardiani. Saluti di cortesia e poi mi chiede: ‘Sta facendo la doccia?’, io: ‘Vestita?’. Resta perplesso e poi mi sorride. Comunque no, è difficile che uno si faccia una doccia dalla scrivania e pure vestita con tanto di scialle. Scopriro’ poi che il problema è il seguente: quando la mia vicina si fa la doccia, nell’appartamento corrispondente del terzo piano cola l’acqua e il vicino sacramenta in gallico. La storia si ripete per più di una settimana e lei alla fine sbotta: ‘Ma mi avevate detto voi che era stato tutto sistemato!’. Evidentemente no.
Fatto.
Come ogni giorno, mi faccio la doccia. E fin qua, tutto bene. I problemi iniziano quando, prima di uscire, faccio pipi. Inutile ridere sguaiatamente. Cos’avete? Tre anni? Premo il bottone dello sciacquone e sento un gorgoglio strano. Mmmm…cattivo segno, mi dico. Infatti l’acqua risale dalla doccia. Ottimo! Cominciamo bene la giornata. Scendo, ne parlo alla segretaria dello studentato e mandano qualcuno. Vado via e quando torno a casa vedo che mi hanno smontato lo scarico della doccia. Mi dicono anche che la colpa del malfunzionamento idraulico sarebbe stata mia perchè erano scesi capelli, sapone, ecc. A quel punto mi rendo conto che questa mania di lavarmi con il sapone me la dovrei levare. E qui si apre la questione: rimonto lo scarico? Cioè, lo devo rimontare io? Nel senso: siete fortunati che io abbia un cacciavite tra le cose che mi son portata via (insieme alla pialla e all’asse da stiro), altrimenti buonanotte! Decido di disinfettare tutto con l’amica Amuchina (mi dovrebbero regalare una fornitura annua con quello che la uso!), rimonto, faccio una prova tirando l’acqua e sembra tutto a posto. Non sono convinta che sia stata colpa mia, ma vabbé. Due giorni dopo, idem. Riflusso ciclico dalle tubature. Riparto dalla segretaria, mi rassicura, due giorni dopo arriva l’idraulico. Stavolta sono a casa.
Entra, si dirige verso la scena del crimine e nel mentre mi fa domande strane: ‘Ha buttato giù qualcosa nello scarico del WC?’ ‘Del tipo?’ ridacchio e aggiungo sorridendo: ‘A parte le solite cose, direi di no.’ Non ride. Bon, ok, lascio perdere l’idea di avere un amico idraulico, che potrebbe sempre tornar comodo, e assumo l’aria grave e seria che necessita la malattia di cui soffre la povera tubatura parigina. E quello, a mio gran stupore, risponde: ‘Tipo del sapone, delle creme, una boccetta di profumo, un deodorante…’ Lo fermo prima che mi dica pentole, piatti e bicchieri: ‘Scusi, ma mi prende per scema?’ ed argomento: ‘Ma le pare che una persona sana di mente possa essere anche solo vagamente sfiorata dall’idea di buttare un rifiuto di plastica e/o vetro nel WC? Si decompone in che modo? Con la fatina del cesso? (la fée du WC, ho detto proprio cosi’)’ Non ride (ma a questo punto sospetto che sia per principio), mi guarda con fermezza e lo sguardo di uno che la sa lunga e sospira: ‘Non sa le cose che vedo.’ E ricomincia a lavorare. Alla fine sentenzia : ‘E’ per colpa della grondaia’. Eh? Come dice? Come la grondaia?? Che c’entra la grondaia con il WC? Va bene la teoria del caos ed il battito delle farfalle a Pechino che fa cambiare il clima a Miami, questo lo capisco, ma qua sfioriamo la follia, non trova? Lui non trova. Per me è come se dicessero che se uno è andato a zoccole è perchè ha trovato la chiesa chiusa. Non dico che non sia possibile, solo mi sembra poco probabile. E sospetto che con una motivazione cosi, le statue degli altari andrebbero lavate molto bene. Ma sono opinioni.
In seguito mi arriva una mail: ‘Nous avons constater (sic!) que vous aviez un désodorisant dans la cuvette de vos toilette. Merci de le retirer car celui ci peut tomber et les boucher’. Ossia mi dicono che devo togliere il dedorante del WC perchè puo’ cadere dentro e ostruire le condotte. Mi prendono in giro. Mi prendono in giro per forza.
Epilogo
Mi arriva una mail nella quale mi si dice che ‘suite à un changement de canalisation, nous vous demandons de ne pas utiliser les wc et la douche de votre salle de bain lundi 10 janvier de 14h à 18h. Nous vous rappelons que des toilettes sont à votre disposition au rez-de-chaussée, en face du secrétariat.’ Vabbé, dico io, tanto lunedi’ son via. Mi fanno in seguito trovare un foglio nel quale c’è scritto di non utlizzare il bagno anche dal mattino. Ora, non sapendo a quale informazione dare più affidamento, decido di svegliarmi all’alba (sono tornata tardi dall’Italia e son divelta, ma vabbé), prima dell’arrivo degli operai. Perché, secondo loro, dovendo andare in bagno (poteva essere anche urgente, no?), avrei dovuto: vestirmi (mica scendo in pigiama!), munirmi di trousse, disinfettante (si, si, disinfettante, perchè? Non si puo’?) e asciugamano, far quattro piani di scale e andare al pian terreno (dove ci sarà stata la coda…). Tanto valeva andare al bar. Per la doccia non avevano previsto un piano B. D’altra parte, perché lavarsi, magari anche con il sapone, che poi si intasano le tubature??