Confort*

Il 12 gennaio scorso prendo il treno diretto Milano-Udine delle 18.35, nel quale ho notato una nuova linea di prodotti di Trenitalia, azienda che, si sa, cerca sempre di trovare nuove soluzioni per rendere il viaggio del passeggero un’esperienza indimenticabile. A volte ti chiedi se non sarà anche l’ultima, ma vabbé, son dettagli.

WP_20160112_002Il treno arriva in stazione buio (vedi foto, dove, lo so, si vede poco, ma il punto è proprio quello) e saliamo quindi a Milano senza luci. La gente (forse piacevolmente sorpresa dalla novità?) inciampa sui bagagli degli altri e cerca di leggere i numeri dei sedili con il cellulare. Potrebbe diventare un nuovo gioco: chi trova posto per primo senza rompersi un femore, vince un sedile tutto suo! Comunque, una volta partiti, si accendono le luci. Meno male. A Brescia si spengono di nuovo e poi si riaccendono. Mi son chiesta se non avessero fatto un allaccio abusivo alle luminarie natalizie di qualche comune (oh, c’è crisi!), ma poi mi son detta che non è più periodo. L’atmosfera romantica ci stava proprio. Non fosse stato per il fastidioso coro di bestemmie in sottofondo, mi avrebbe anche conciliato il sonno.

Comunque è un peccato aver perso quest’occasione per lanciare un prodotto davvero innovativo. Io, fossi in loro, spingerei i viaggiatori a scegliere questa opzione di viaggio. Innanzitutto risparmierebbero sull’energia e poi ci sarebbe una selezione della clientela fin dalla partenza. Quelli che non han letto posto e carrozza prima di partire, per esempio, son spacciati.WP_20160112_004 Avrei anche già in mente l’annuncio che potrebbero dare: “Compra anche tu un biglietto serale Frecciabianca! Trenitalia ti regala l’esclusivo servizio OSCURITA’! WP_20160112_003Di’ anche tu basta a tutto questo inquinamento luminoso che impedisce al tuo vicino di sedile (maniaco) di allungare le mani! Riposa anche tu gli occhi mentre il tuo vicino (ladro) fruga nella tua borsa e ti alleggerisce di pesi inutili quali telefono cellulare, portafoglio, pc e tablet. Quando riaprirai gli occhi sentirai la differenza e ti sentirai DAVVERO più leggero! E perdi anche tu quella fastidiosa diotria che infondo serve a poco, per tentare di leggere qualcosa lo stesso! Smettila di acculturarti! Io non ne avrebbi bisogno, se sarei in te!”.

Con il biglietto potrebbero anche regalare dei gadget: una pila, una bussola oppure una razione K (vedi foto). No, vabbé, esagero. Quando mai ti darebbero tutta ‘sta roba? Non è realistico. Una gettoniera con un timer per accendere la luce nelle carrozze mi sembra più credibile. Ma non vorrei dar loro delle idee.

* Ve lo state chiedendo? Vi risparmio la fatica e ve lo dico io: si possono usare entrambe le forme: coMfort e coNfort, secondo la Treccani. Io mi adeguo. Sono tuttavia aperta a un sano e pacato confronto tra nazigrammar. All’ultimo inchiostro. Rosso sangue.

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