Cinque terre / 1

Io e mia sorella decidiamo di andare alle Cinque terre. Prendiamo un Eurostar ed un mini-treno-giocattolo-anni-cinquanta. Vintage era vintage. Come stesse tutto insieme, poi, è un altro discorso. Avevamo prenotato e andiamo quindi in questo magnifico residence, fatto di sole stanze (con bagno), senza colazione e senza nulla, con vista mare (vedi foto). 

ImmagineProbabilmente un problema di comunicazione: il tipo forse aveva detto ‘vista muro’ o ‘Vista? Magari!’ o ‘Vista? Al mare!’ (nel senso: ‘Se vuoi la vista vai al mare, cretina!’). Comunque infondo a noi andava bene anche cosi’. In ogni caso, un tetto sopra la testa lo avevamo. Poi c’è di peggio, vedi le suorine a Roma, di cui ho già ampiamente parlato. 

Prima della partenza io ribadisco, come faccio di solito, il concetto che non ho nessuna intenzione di uscire dalla stanza senza aver bevuto il mio caffé ed aver mangiato qualcosa. Ergo, visto che non c’è la colazione in albergo e che si devono fare dei metri per andare al bar (e non ce la posso fare, senza caffeina, è un fatto), io mi porto i Saccottini e  il bollitore per farmi il caffé (portatile, con bicchieri inclusi). Ilarità di mia madre, in combutta con mia sorella, che trova l’idea assurda e mi dice che non se ne parla, che con me non viene via, che si vergogna, ecc. Ammetto che sia strano, ma io, salvo terremoto o esondazione o tzunami, vista l’ubicazione, non esco da casa senza aver preso un caffé. Ne va dell’incolumità del genere umano. Lo faccio anche per voi.

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Segue reperto numero uno, ossia particolare della foto di mia sorella che si strafoga (infingarda!), di prima mattina, con i miei Saccottini, insistendo comunque sul fatto che non avrei dovuto portarli. Dopo un po’ mi chiede anche quanto ci voglia per fare un caffé e perchè io ci metta tanto. Questa scherza…

Un giorno andiamo al mare. Costume, bagno, il solito. Ad un certo punto, mentre le sto facendo una foto, vedo mia sorella che corruga la fronte (vedi foto). OLYMPUS DIGITAL CAMERAChiedo: ‘Cosa c’è?’ pensando voglia un Saccottino. Mi risponde con un secco: ‘Andiamo via!’ Non capisco, ma visto il tono, mi rivesto, prendo le mie cose e ce ne andiamo. Mentre ce ne andiamo vedo che c’è uno con un asciugamo sulle gambe, ma non ci faccio molto caso. Mi spiega poi che il tipo, che era nudo, stava facendo delle cose che di solito si fanno in privato. Ok, questa mi mancava. Ci domandiamo se fossimo noi nella spiaggia sbagliata (c’era poca gente, in effetti), ma vediamo delle allegre famigliole. Che poi uno si puo’ anche chiedere dove questo tipo di cose siano normali. Forse una dark room. Dove non sono mai stata, s’intende, ma mio cugino si’ e la mattina dopo si è trovato senza una cornea. O era un rene? Non ricordo più.